Da Confindustria Ancma arrivano le stime del mercato delle moto sul 2020. Secondo l’associazione che rappresenta l’industria nazionale del settore c’è un “desiderio di nuova mobilità individuale” in parte legato “alle necessità emerse dall’emergenza Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano”– Il 2020 è stata una ‘scossa’ per il mercato delle moto elettriche.
Nonostante l’emergenza sanitaria e la crisi economica, l’anno si è infatti chiuso con un incremento positivo per le due ruote. Ottimo risultato per le e-bike che – in base alle ultime stime – potrebbero volare oltre un più 20% rispetto al 2019; mentre le moto superano complessivamente, per la prima volta in Italia, i 10mila veicoli immatricolati, facendo segnare un più 84,5% nelle vendite. Ad annunciarlo Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori) che rappresenta dal 1914 l’industria nazionale delle due ruote e la sua filiera.
La crescita più significativa in termini percentuali del 2020 è quella del mercato degli scooter con un più 268,8% (6.088 unità immatricolate), seguono le moto con più 125,7%, e i ciclomotori che con 4.378 pezzi chiudono l’anno a più 8,3%.Positivi anche i numeri dei quadricicli che, con 710 veicoli immatricolati, raggiungono un più 10,5% sul 2019. Per quanto riguarda invece l’andamento delle biciclette a pedalata assistita, dai primi dati elaborati da Ancma, il desiderio elettrico di sport e mobilità dolce degli italiani si dimostra sempre più forte ed equivale a oltre 40mila unità in più vendute rispetto l’anno scorso. Secondo il responsabile del gruppo veicoli elettrici dell’Associazione, Gary Fabris, c’è un “desiderio di nuova mobilità individuale” in parte legato “alle necessità emerse dall’emergenza Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano.
La crescita del mercato dà una propulsione anche un’industria italiana del settore chiamata oggi ad affrontare importanti sfide, che riguardano appunto la sostenibilità e la conversione tecnologica richiesta dalle istituzioni europee e nazionali. Il consolidamento di una filiera d’eccellenza made in Italy nell’elettrico rappresenta non solo un elemento facilitatore di questo processo, ma può offrire opportunità occupazionali concrete e molto rilevanti, anche in relazione allo sviluppo interessante che l’elettrico sta avendo nei mercati esteri”.
di Tommaso Tetro. (rinnovabili.it)
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Il Presidente.
Maria Claudia Corradi